NEWSLETTER DELLA FEDERAZIONE AVULSS

A tutti i Volontari e Responsabili Avulss
 
 
Carissimi volontari                               30 marzo 2021
Giunga a tutti voi e alle vostre famiglie, l’augurio di una Santa Pasqua serena e di condivisione nella preghiera, perchè uniti riusciremo a superare, anche questo difficile momento.A questo proposito, vi proponiamo le riflessioni sulla Pasqua, del nostro amico Franco Vernò.
Il Consiglio della Federazione AVULSS OdV
FEDERAZIONE NAZIONALE AVULSS PASQUA 2021
Carissime amiche e carissimi amici,                            ci stiamo avvicinando alla Pasqua
È il momento centrale dell’anno liturgico perché nella Pasqua troviamo il nucleo centrale della fede, di quanti si dicono cristiani.I testimoni degli ultimi eventi della vita terrena di Gesù, che stavano vivendo l’esperienza della morte in croce del maestro, percepiscono qualcosa di sconvolgente che li mette nelle condizioni di:
Superare le paure e il senso del fallimento;
Uscire dall’isolamento;
Andare ad annunciare che il maestro è risorto, che quella vita fallita, nella croce, era in realtà una vita giunta alla perfezione e sottratta ai limiti del tempo e dello spazio.Su questo annuncio nascono le prime comunità cristiane; da questo annuncio il credente trae forza per ri-percorrere e ri-praticare gli insegnamenti del maestro; questo annuncio da al credente la forza di poter accettare, vivere, superare le difficoltà che la vita, la storia, a volte l’indifferenza o la cattiveria umana, ci pongono di fronte e ad intralcio nel nostro cammino.                                                                 
  Il Padre dona la resurrezione.
Il Padre sigilla con la resurrezione un cammino umano vissuto dal figlio nell’amore per i fratelli, soprattutto per gli ultimi.
Come annunciare oggi la resurrezione in un mondo laicizzato, in un contesto sfilacciato che non tiene?
Le prime comunità lo hanno fatto continuando a fare ciò che il maestro aveva fatto e vissuto: curare gli ammalati; liberare da ogni forma di oppressione; ridare dignità agli ultimi.
Papa Francesco ci aiuta a cogliere una serie di possibili strade da percorrere:
Costruire ponti
;Andare incontro agli altri;
Aprire nuove forme di dialogo;
Accogliere;
Camminare insieme.

Queste sono strade che
Aprono alla vita
Consolano;
Arginano la paura;
Danno speranza;
Aprono spazi perché fioriscano germi di resurrezione, già qui ed ora in mezzo a noi.

Non dimentichiamo che la Pasqua cristiana si innesta sulla Pasqua ebraica, che l’uomo Gesù era un ebreo osservante e, come tale, faceva memoria di quegli eventi e di quelle esperienze riassunte nella Pasqua ebraica.Gli ebrei erano schiavi in Egitto e avevano perso ogni speranza.Dio, per mezzo di un uomo, Mosè, prende questi schiavi e li libera.Dio permette a questo popolo di superare il mar Rosso e, dopo un lungo peregrinare nel deserto, giungere alla terra promessa, terra di libertà e di pienezza.Certo, il lungo peregrinare nel deserto è stato anche il periodo del dubbio, della tentazione, della depressione, del rimpianto di ciò che si era vissuto in Egitto, pur se in schiavitù.Giunto nella terra promessa, Israele viene invitato a fare memoria, a non dimenticare, a rinnovare il positivo di ciò che si era vissuto, a riconoscere in quell’esperienza cosa compete alle nostre responsabilità e cosa è puro dono del Padre misericordioso.Perché oggi nel parlarvi della Pasqua, nel farvi gli auguri di buona Pasqua, ho richiamato la Pasqua ebraica e quell’esperienza?Forse perché il momento storico che stiamo vivendo, l’esperienza del Covid, la crisi economica, le difficoltà nelle relazioni sociali, ci fanno sentire più vicini a un popolo in cammino nel deserto che a una comunità che ha sperimentato la resurrezione del maestro e che procede libera, grazie alla speranza che l’esperienza dona.Ma proprio in questo momento l’esperienza di Israele può dare un forte insegnamento a tutti noi e può anche aprire domande e piste per una testimonianza, a Voi volontari Avulss.Il libro sacro che racconta l’esperienza di Israele, parla di un popolo, che si avvia alla terra promessa, fatto di uomini e donne, di adulti e bambini, di sani e ammalati, persino di armenti, tante persone in grado di camminare da sole e tante portate in braccio o comunque aiutate.Nell’odierno magistero della Chiesa, si richiama il fatto che tutti noi siamo sulla stessa barca, che si può naufragare tutti o fare la nostra parte per realizzare il progetto di Dio che è quello di salvarci tutti, umani, animali, alberi, l’intero universo, e farci sperimentare, già oggi, la vita nella terra promessa.Ecco allora, che in questo momento di memoria della Pasqua, di celebrazione di una vita, quella del maestro, vissuta nell’amore, di una morte che è l’inizio di una nuova esistenza, quella del risorto, dobbiamo chiederci
Come sto vivendo questa esperienza di Covid che coinvolge l’intera umanità?
Come mi preparo a uscire dal tunnel verso quella luce che l’opera degli scienziati mi aiuta a intravedere?
Cosa faccio, a partire dalle mie responsabilità e possibilità, perché dal tunnel se ne esca insieme, perché insieme si possa attraversare il mar Rosso?
 Buona Pasqua a Voi e alle Vostre famiglie.                               Franco Vernò 
 
 
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